Oggi in molti ricordano quel brutto giorno di 20 anni fa, cifra tonda, l’11 settembre 2001. In molti si sentono male a ricordare. La sensazione che il mondo sarebbe caduto sotto una terza guerra mondiale era proprio sottopelle. Cosa volevano quelle persone da noi? Perché compiere un’azione così subdola, crudele, così ben programmata? Come hanno fatto i servizi segreti a non scoprirla in tempo?
Poi la guerra è scoppiata, ma solo in Afghanistan, da dove la minaccia era arrivata. Quel popolo ha sofferto per tanti anni e a pochi giorni da questo triste anniversario si è vista comunque vedere governare dai Talebani.
Noi “occidentali” abbiamo comunque continuato la nostra vita, ma come?
Quegli episodi ci hanno comunque colpito emotivamente. Ci sono persone che come me hanno avuto paura per anni di riprendere un aereo o andare in metropolitana. Per anni ho avuto incubi in cui aerei mi si schiantavano addosso o si schiantavano contro palazzi a me vicini o sul mio…
Poi dopo anni ripresi un aereo, per il mio viaggio di nozze, insieme a mio marito, per Edimburgo. Da quel giorno non dico che la paura di volare sia scomparsa, ma da quel giorno io non ho più fatto incubi di quel tipo. Scomparsi del tutto e rimpiazzati invece dalla bellezza del luogo che avevo visitato, riproponendosi più e più volte nei miei sogni.
A chi mi chiede perché Edimburgo, dico che è stata una coincidenza, un amore sbocciato che ha cancellato molte paure, fra cui questa. I bei sogni mi hanno poi accompagnata durante un aborto successo quell’anno stesso (era già il secondo) e mi ha aiutata durante la felice gravidanza di Valentina. Il perché è questo. Sarebbe potuta essere Dublino, Parigi, Londra, ma quel viaggio mi ha segnata ed ecco un motivo in più anche oggi, per me, per ricordare perché ce l’ho nel cuore, al punto da raccontare nel mio piccolo romanzo Lovin’Edinburgh una storia inventata ma che attinge molto alla mia vita.